E’ stato approvato ieri l’atto di indirizzo proposto dalla giunta Pisapia sul bilancio di previsione 2014. L’ordine del giorno ha ottenuto 25 voti a favore compreso quello del sindaco Giuliano Pisapia, cinque contrari e un astenuto. I consiglieri di Forza Italia e diFratelli d’Italia hanno abbandonato l’aula, mentre quelli del Nuovo Centro Destra vi sono rimasti come non votanti, contrari i consiglieri della Lega e il centrista Manfredi Palmeri, astenuto Mattia Calise di M5S.
“Una farsa” per Riccardo De Corato di Fdi il documento della maggioranza: “Lasciamo l’aula, non vogliamo essere accomunati a chi si prende in gioco dei cittadini. Basta guardare i dati di bilancio che ci ha presentato l’assessore per capirlo: la maggioranza vuole ridurre una spesa che sta aumentando, e aumentare un recupero di evasione che sta diminuendo: in pratica si vogliono riportare al livello di due anni fa, è una presa in giro”.
Anche Fi si “rifiuta di condividere un documento che non dice nulla. Abbiamo cercato di essere propositivi – ha detto il capogruppo Alan Rizzi – ma ci sentiamo presi in giro di fronte allo sbilancio già annunciato da Balzani e ai dati del tutto incerti”.
La Lega invece ha risposto con un suo ordine del giorno, in cui si chiede di “ridurre la spesa corrente in capo agli assessorati” e finalizzare questa e investimenti in conto capitale “privilegiando i milanesi contribuenti introducendo un coefficiente di premialità”. Altre 4 le richieste: taglio alle spese per la cooperazione internazionale, ridefinire i fondi destinati ai rom per “finalizzarli agli straordinari per i vigili, gli sgomberi e la messa in sicurezza dei campi nomadi sgomberati”, introdurre “criteri premiali per la residenzialita’” per la spesa sociale, ridurre la pressione tributaria e tariffaria.
Un ordine del giorno e’ stato presentato anche da Mattia Calise del Movimento 5 stelle, con la richiesta di pubblicare online una bozza del bilancio come “procedura di condivisione preventiva” un mese prima della sua approvazione in giunta e assemblee pubbliche in tutta la città. In maggioranza, il radicale Marco Cappato ha ribadito le sue richieste riguardo a una riflessione sul patrimonio del Comune e all’allargamento di area C con dati su “costi, ricavi e tempi” di questa eventuale operazione.
Come sempre più spesso accade, nessuna delle mozioni presentate dalle opposizioni è stata presa in considerazione, l’idea di chiedere il parere dei cittadini è stata scartata con orrore e gli arancioni hanno proceduto con la votazione cantandosela e suonandosela fra di loro.
Otello Ruggeri per La Critica